Sono nato a Roma… troppi anni fa. Mi sono laureto in Scienze Umanistiche e ho preso un Master in adattamento cinematografico. Ho cominciato col teatro, diplomandomi anche in pedagogia teatrale, maquando ho scoperto la scrittura cinematografica, ho bloccato tutto. Mi sono messo a studiare come si scrive per il cinema e da lì non mi sono più mosso. La scrittura cinematografica, infatti, ti consente possibilità narrative che in teatro non sono neanche immaginabili, e, cosa più straordinaria di tutte, è un tipo di scrittura che nasce, quasi per vocazione, come scrittura collettiva. E questo è il Top. Io detesto lavorare da solo ed è per questo che da anni collaboro con colleghi e amici come Aldo Iuliano, Severino Iuliano, Fabrizio Livigni e altri .
Nel corso degli anni ho scritto sceneggiature per lungometraggi e cortometraggi.
Sono stato finalista in quattro edizioni del Sonar Script con le sceneggiature dei lungometraggi “Chiamata a Sorpresa”, “Le ragioni dell’odio”, “Charlie” e “Il gran finale”, quest’ultimo vincitore anche del Premio Bandiera come migliore sceneggiatura inedita al BAFF 2011.
Negli ultimi anni il fondo del Mibact ha finanziato due progetti scritti con Severino Iuliano, lo sviluppo del lungometraggio “In Utero” e la produzione del corto “Penalty”, quest’ultimo vincitore nel 2017 del Globo D’Oro, il Premio Giovani Autori Italiani e finalista nella cinquina dei Nastri D’Argento.